Casa Imperiale GRIFFO FOCAS di Costantinopoli
I
Principi Griffo Focas di Cefalonia e l’Ordine femminile di Sant’Elena
Articolo
di Carlo Traggia di Baio (giornale mensile Costantinopoli, marzo 2021)
Quando si sente parlare
di “Griffo Focas” viene subito in mente si un grande principe ma della risata,
ovvero Totò, che si fece riconoscere tutta una serie di pomposi titoli
bizantini, motivandoli e provandoli, in maniera assi dubbia e goliardica, come
originari della famiglia del marchese Giuseppe De Curtis (di Somma Vesuviana)
che lo riconobbe, dopo anni, come suo figlio naturale. In realtà sono due le
famiglie italiane veramente discendenti, con certificata documentazione
storica, dalla dinastia militare bizantina dei Focas, grandi signori feudali
originari della Cappadocia, che, all’Impero Romano d’Oriente, diedero numerosi
importanti generali e l’imperatore Niceforo II Foca (912-969): i principi
siciliani Grifeo di Partanna e i principi tarantini Griffo Focas di Cefalonia.
Questi ultimi, oggi rappresentanti dal professore Roberto Spreti Malmesi Griffo
Focas di Cefalonia, imprenditore e docente universitario, mantengono
legittimamente, con il riconoscimento pubblico italiano di numerose sentenze e
quello ufficiale e simbolico della Unione della Nobiltà Bizantina e del
Patriarcato Ecumenico di Costantinopoli, anche tutte le antiche titolazioni, la
fons honorum, gli ordini di collazione ed il relativo trattamento di Altezze
Imperiali.
Peraltro, il Capo di Nome
e d’Armi della Casa Imperiale Griffo Focas, è anche erede legittimo e
riconosciuto del Marchese Vittorio Spreti, curatore della famosissima
enciclopedia nobiliare italiana, il testo fondamentale per tutti gli studiosi
di araldica, che uscirà presto in una nuova ed aggiornata edizione, mantenendo
il medesimo rigore scientifico delle precedenti edizioni. SAI il Principe
Roberto Spreti Malmesi Griffo Focasa di Cefalonia è anche titolare (Gran
Maestro) dell’unico legittimo Ordine di San Giovanni di Gerusalemme di
tradizione russa e poi americana (OSJ), istituzione cavalleresca che, per ora,
porta avanti come Fondazione culturale e sociale Domus Hospitalis, in accordo
con il coordinamento internazionale dei Giovanniti Ortodossi, sotto la
protezione spirituale del Patriarcato di Mosca. La scelta saggia e ponderata
del Principe Focas, in accordo con gli esponenti della Chiesa e della Nobiltà,
come i Principi Naryshkin e Troubezkoy, è di mantenere un alto e serio profilo
storico giuridico dei Giovanniti di tradizione russa ortodossa, di dialogare e collaborare
con le altre più solide e conosciute realtà internazionali della stessa
matrice, come lo SMOM e il Johanniter International, e di non essere
minimamente confuso con i tanti gruppi scissionisti e imitatori presenti
soprattutto online e dediti ad un puro mercimonio di titoli fasulli, venduti a
caro prezzo a poveri sprovveduti in cerca di vana gloria.
Fra gli ordini dinastici
Focas, quello più interessante e attivo è certamente quello ospitaliero e
femminile, cristiano ecumenico, dedicato a Santa Elena Imperatrice (mamma
dell’Imperatore Costantino). Questa antica, solida e veramente benemerita
istituzione mantiene economicamente una scuola per bambini di famiglie
bisognose a Roma, una delle più importante mense dei poveri a Napoli (fino a
500 pasti al giorno), sostiene diversi gruppi di volontariato in Italia, e
finanzia scuole ed orfanotrofi all’estero. La particolarità è che l’Ordine di
Santa Elena, come solo il Sovrano Militare Ordine di Malta, ha al suo interno
una componente di suore e novizie cattoliche ed è protettore di altri gruppi
religiosi, chiese e conventi, sia cattolici che ortodossi. A coordinare tutte
queste iniziative benefiche è Sua Altezza Imperiale la Principessa Donna Maria
Laura, augusta consorte del Principe Roberto, donna e madre ma anche imprenditrice
e stilista di alta moda e lusso, con suoi marchi di vestiti, gioielli e costumi
da bagno, molto noti, soprattutto in Svizzera e a Montecarlo. Caratteristica
della famiglia e della Casa Imperiale Focas è proprio quella di essere aristocratici
contemporanei, fedeli alle proprie tradizioni ed alla fede cristiana, concreti
e sobri, con un sano spirito imprenditoriale.
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