Unione Bizantina e Chiesa Ortodossa
“A sua Eminenza
l'Arcivescovo Gennadios, Metropolita della Arcidiocesi d'Italia e Malta,
con riconoscenza e filiale devozione, per molti anni. Milano, 8
febbraio 2020. Firmato: Giovanni Angelo Paleologo Mastrogiovanni di
Bisanzio, Loris Castriota Skanderbegh d'Albania, Ezra Annibale Foscari
Widmann Rezzonico Tomassini Paternò Leopardi di Costantinopoli, Roberto
Spreti Malmesi Griffo Focas di Cefalonia, Padre Claudiu Ioan Cocan e
Mandilosani Lali Panchulidze Aznauri”
questo il testo della targa
solennemente consegnata, a Milano, dalla delegazione della Unione della
Nobiltà Bizantina alla massima autorità ortodossa presente in Italia,
rappresentante del Patriarcato Ecumenico di Costantinopoli.
La storica
Unione Bizantina (associazione cristiana patriottica tradizionalista
fondata nel 1912 ad Atene, in occasione della guerra greco-serba per
liberare gli ultimi territori europei ancora controllati dall'impero
turco ottomano) si è ufficialmente riorganizzata con la benedizione
ufficiale della Santa Chiesa Ortodossa, con finalità sociali, culturali e
spirituali. La Unione Bizantina riunisce i discendenti legittimi della
famiglie imperiali, nobili e patrizie dell'Impero Romano d'Oriente, poi
trasferitesi, dopo la definitiva caduta di Costastantinopoli, in Grecia,
Italia ed Europa orientale.
Alla due giorni di incontri culturali e cerimonie religiose, svoltesi
nella Chiesa greco ortodossa di Santa Maria Podone a Milano (nel centro
storico, già cappella patrizia dei Principi Borromeo) sono intervenuti
anche: SAI la Principessa Maria Laura Spreti Griffo Focas di Cefalonia,
SAI il Principe Piero Caputo Tomassini Paternò Leopardi di
Costantinopoli, la Baronessa Lucia Chelcea di Balie Herculane (vice
delegata della Casa Imperiale Cantacuzino di Bisanzio, Morea, Valacchia,
Moldavia e Transilvania), Mandilosani Maya Bubashvili Aznauri
(rappresentante sia della Real Casa Bagrationi Imereti di Georgia che
della comunità ortodossa georgiana), il Duca Don Costantino Agelasto
Sevastopolo, il Reverendissimo Archimandrita Padre Teofilatto
(coordinatore delle comunità ortodosse ambrosiane) ed il Reverendo Padre
Ambrogio (promotore della Accademia di Studi Bizantini).
Fra i numerosi ospiti intervenuti, diverse autorità istituzionali e noti
esponenti della cultura: il Console della Romania a Milano (Avvocato
Donna Iulia Adriana Cupsa Kiseleff), il rappresentante del Comune di
Milano (Nobile Avvocato Pierpaolo Berni Ferretti dei Conti di Castel
Ferretto), il Nobile Colonnello Stefano Manni di Isola di Torre Maina,
il Capitano (italiano ma russo-ortodosso) Antonio Imperatore, la
Professoressa Donna Elisabetta Macrina (magistrato ordinario), il Nobile
Akrita Attilio Carelli (presidente del centro studi tradizionali
Adrasto), il Barone Roberto Jonghi Lavarini (della associazione
culturale internazionale Aristocrazia Europea), il Commendatore Giovanni
Chieppa (della confraternita cavalleresca ecumenica templare di San
Michele Arcangelo, PTHM), la Dama Heracliana Cecilia d'Alberton
(dell'Archivio Storico Leopardi di Costantinopoli), il Conte Enzo Modulo
Morosini di Risicalla e Sant'Anna Morosina (tra i più noti ed
apprezzati studiosi di araldica in Italia), il Nobile Cavaliere Maestro
Rodolfo Knisel (artista, realizzatore e restauratore di libri antichi
rilegati a mano), Nicoletta Pol Brenna (addetta stampa e PR della
rinomata agenzia di comunicazione Moai) e Maurizio Foschi (giornalista e
direttore della agenzia stampa Mondo in Rete).
Prossima importante iniziativa della Unione della Nobiltà Bizantinà
sarà, ai primi di maggio, la visita culturale e pellegrinaggio
spirituale a Costantinopoli, con la speciale udienza con Sua Santità il
Patriarca Ecumenico Bartolomeo I, massima autorità mondiale della Chiesa
Ortodossa.
“Noi siamo la indiscussa e indiscutibile unica massima autorità
ufficiale in materia storica, genealogica, araldica e cavalleresca del
mondo ortodosso bizantino, con il riconoscimento di diversi stati e
università e, sopratutto, della Santa Chiesa Ortodossa, sia del
Patriarcato Ecumenico di Costantinopoli (erede del Romano Impero
d'Oriente) che delle Chiesa Canoniche Autocefale Nazionali. Solo noi
abbiamo la possibilità di riconoscere o meno, in maniera seria e
rigorosa, l'autentica nobiltà delle famiglie e la legittima titolarità
di ordini e onori. E' venuto il momento di fare ordine e pulizia,
rendendo verità e giustizia alla nostra storia ed alle nostre
tradizioni.” questa la dichiarazione del segretario generale della
Unione Bizantina (e discendente di uno dei fondatori), l'Ing. Costantino
Agelasto Sevastopolo, professionista che vive fra Serbia e Bulgaria.
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